IROHA - Associazione Nazionale per lo scambio culturale fra Italia e Giappone: La festa di questo mese
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Shiwasu

Shiwasu è il nome antico per dicembre: è il mese nel quale i monaci buddhisti ("shi") sono molto indaffarati e devono correre sempre.
Il 13 dicembre, Shōgatsu Kotohajime, è il giorno in cui nei templi si cominciano i preparativi per le festività di capodanno, a partire (almeno in passato) dalla raccolta del legname per costruire gli addobbi e per cucinare i cibi per capodanno.

Il 31 dicembre è chiamato Ōmisoka: in Giappone ci sono tante feste e usanze legate a questo giorno.
Anticamente misoka era l'ultimo giorno di ogni mese. Ōmisoka propriamente significa "grande misoka", cioè l'ultimo giorno dell'anno. La notte del 31 è usanza vegliare per tutta la notte per ricevere gli dei dell'anno nuovo, e in passato c'era la credenza che se non si rimaneva svegli in questa notte i capelli sarebbero diventati bianchi più presto oppure sarebbero apparse rughe precoci.
Nel giorno di Ōmisoka si mangia toshikoshi soba (spaghetti di saraceno); nell'epoca di Edo (1603-1868) si mangiava questo piatto nel misoka di tutti i mesi, e probabilmente è rimasta la tradizione soltanto per l'ultimo giorno dell'anno. Ci sono diverse spiegazioni circa l'origine di questa usanza, ma quella più diffusa è che si tratti di un augurio di lunga vita e di buona salute ... e anche di un buon guadagno nell'anno nuovo.
Durante la notte del 31 dicembre in tutti i templi buddhisti viene suonata la campana per 108 volte: 107 volte il 31 e l'ultima volta subito dopo la mezzanotte, nel nuovo anno. Anche per l'origine di questa usanza ci sono varie spiegazioni.
Nel nord del Giappone, a Oga e dintorni (provincia di Akita), c'è una famosa festa per Ōmisoka chiamata namahage: il 31 dicembre mostri armati di grossi coltelli girano fra le case cercando i bambini pigri, e scacciano la pigrizia e gli spiriti maligni.

Shiwasu è il mese in cui ci si prepara al capodanno, la festa più importante per i Giapponesi. È un mese pieno di attività e di speranze per l'anno nuovo; allo stesso tempo è il mese in cui si riflette sugli avvenimenti dell'anno che sta per finire.


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