IROHA - Associazione Nazionale per lo scambio culturale fra Italia e Giappone: La festa di questo mese
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Tsukimi

Propriamente tsukimi significa «guardare la luna piena» del 15 agosto (jūgo-ya: quindicesima notte) e quella del 13 settembre (jūsan-ya: tredicesima notte) secondo il calendario antico. Con il calendario in uso oggi jūgoya cade fra il 7 settembre e l'8 ottobre. Il 15 agosto si chiama chushu ("metà autunno") perché l'autunno era fra luglio e settembre, quindi il 15 agosto era il giorno a metà della stagione. Così si dice «chushu no meigetsu», "come la luna bella di metà autunno".
L'usansa di osservare la luna in Giappone, si dice, è cominciata nell'epoca Jomon (fino al I secolo d. C.). Nell'epoca Heian (794-1185) fu introdotta dalla Cina la festa di tsukimi, che si diffuse fra i nobili soprattutto con l'usanza di andare in barca per guardare il riflesso della luna sull'acqua.

Meigetsu ya ike o megurite yo mo sugara (Matsuo Bashō)
"Sull'acqua dello stagno si riflette la luna bella. Guardandola passeggio intorno per tutta la notte"

Oggi l'usanza più comune per tsukimi è di fare piccoli dolci con la farina come offerta alla luna e mettere i rami di susuki in un vaso. In alcune zone si usano come ornamento anche certe patate che si raccolgono in questo periodo, come ringraziamento per il buon raccolto, e i bambini possono rubare queste offerte - oppure solo in questo giorno si può prendere la verdura dal campo di qualcun altro: si dice che ... li ha mangiati la luna e che, soprattutto, più le offerte vengono rubate, più portano fortuna.
I dolci hanno caratteristiche diverse nelle varie province: in genere sono tonde e bianche, ma a volte ci si mette sopra la crema di azuki, oppure hanno una fossetta come l'ombelico.
La fest aper la tredicesima notte è un'usanza solo giapponese: si offrono alla luna fagioli, castagne e altri frutti della stagione del raccolto e si chiama la luna di questa notte "luna bella ddei fagioli" o "luna bella delle castagne".
Secondo la tradizione porta sfortuna guardare la luna soltanto in una di queste due notti, come se si avesse un occhio solo: katatsukimi o katamitsuki.


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