Obon
Usanze comuni a tutto il Giappone
Una delle molte usanze è accendere fuochi per accogliere gli spiriti (il giorno 13) e per acccompagnarli alla loro partenza (il giorno 16). Forma e dimensioni di questi fuochi variano da zona a zona: alcuni sono molto piccoli, altri invece sono grandissimi e vengono accesi durante una vera e propria festa di paese. Fra i fuochi più grandi ci sono quelli accesi su una montagna (come a Kyoto e Nara) e quelli accesi su una barca sul mare (come a Nagasaki) o in un fiume.Un'altra consuetudine molto antica - e ancora viva nei piccoli paesi di campagna - è andare alle tombe degli antenati per prendere con sé gli spiriti e portarli insieme a casa, dove prendono posto su un altare preparato per l'occasione. Mentre gli spiriti soggiornano nella casa, i parenti vanno alla tomba (adesso vuota) per pulirla, in modo che lo spirito la trovi ben in ordine al suo ritorno. Il 16 viene acceso un fuoco per salutare e accompagnare lo spirito.
In suffragio dei cari morti nell'anno precedente vengono celebrate funzioni particolari, diverse da quelle comunemente dedicate ai defunti.
Usanze locali
In alcune zone del Giappone vengono preparati piccoli cavalli con un cetriolo come corpo e bastoncini come zampe: sono destinati a portare gli spiriti alle case dei parenti; con una melanzana invece vengono preparate mucche: più lente dei cavalli, servono a riportare gli spiriti alle loro tombe, a volte accompagnati da offerte.Come nell'urabon buddista, a volte vengono celebrate funzioni in suffragio dei defunti più poveri e si costruiscono lanterne di carta e di legno con una forma particolare, molto decorate.
Nella foto: il fuoco per accompagnare gli spiriti acceso sulla collina di Daimonji di Kyoto.
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