La cultura sostenibile

Storia di un oggetto: i ricami Kogin Sashi

29/05/2022

Oggi vi parlo dei ricami tipici di Tsugaru, nella regione settentrionale di Tohoku: Kogin Sashi.

Kogin Sashi è una tecnica giapponese molto antica del ricamo in cui si cuciono insieme stoffe diverse. Esiste anche un’altra tecnica molto simile, Sashiko. Questi tipi di ricamo sono citati già in documenti dell’Epoca di Nara e Heian (fra il 710 e il 1185).

Questo tipo di ricamo è nato per rinforzare le parti dei kimono che si consumano di più come le spalle, i gomiti e le ginocchia. Nella regione di Tohoku, molto fredda, questa tecnica si diffuse fra le contadine non solo per rendere più resistenti i kimono, ma anche per renderli più spessi e caldi. Kogin Sashi veniva usata principalmente nella zona Tsugaru (la parte nord della prefettura di Aomori): in genere si ricama con il filo di cotone sul tessuto di lino tinto di blu. A Tsugaru non si poteva coltivare il cotone: nel 1724 il governo centrale vietò ai contadini di usare il cotone per i vestiti da lavoro e di ogni giorno, e per cucire gli abiti si poteva usare solo il tessuto di lino o di canapa. Le donne cucivano insieme diverse stoffe e ci ricamavano sopra per riempire le trame, che sono più rade del cotone.

In questo modo, come in una trapunta, l’aria rimaneva fra i tessuti e tratteneva di più il calore. Più piccoli e fitti erano i ricami, più i kimono erano resistenti e non si consumavano, soprattutto sulle spalle dove si portavano i pesi ― e poi, ricami con motivi piccoli ed elaborati erano anche più belli!

Oggi naturalmente i ricami Kogin Sashi hanno perso le funzione di tenere caldo, ma l’infinita varietà dei loro motivi decorativi, insieme ai materiali naturali come cotone e canapa, vengono apprezzati sempre di più e sono sempre più numerosi i giovani artigiani che tengono viva questa antica tecnica di ricamo creando oggetti per la vita di ogni giorno, come quelli che vedete nelle foto.

Quando presi in mano la prima volta gli oggetti Kogin Sashi rimasi meravigliata dalla bellezza e dalla precisione del ricamo, e anche dalla confortevole sensazione di toccare il tessuto. Né i disegni né il tessuto sono così colorati ed eleganti come quelli di seta: si vede e si sente che questi ricami sono nati dalle mani delle contadine per funzioni pratiche: sono oggetti che parlano e raccontano la loro storia.

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